Una brava donna di casa
Riporto qui il commento che ho fatto a questo interessante post etologico dello Straniero.
Vorrei segnalare un curioso caso che sto osservando: il soggetto in questione è un maschio che possiede una casa in cui vive da solo.
Ultimamente si osservano in esso comportamenti analoghi a quelli tradizionalmente attribuiti alla femmina padrona di casa: un’inquietante interesse per lampadari, mobili, soprammobili, tappetini e financo deliziose tendine (da pronunciare come Kevin Kline in In & Out). Il tempo passato in negozi di mobili (non Ikea, che in queste zone dell’Africa Equatoriale si pensa che Ikea sia una parolaccia congolese) sta lievitando fino a superare quello dedicato a librerie e negozi di elettronica, e al termine della visita il soggetto appare divertito e compiaciuto. Si noti che quando il soggetto viveva in casa in affitto l’interesse per questo tipo di attività era, in una scala da 1 a 10, valutato attorno a -5. Il curioso esempio di mimesi comportamentale sembra dovuto all’assenza di una femmina nel nucleo familiare, e alla necessità per il maschio di supplire a questo ruolo: non sembra, per ora, estendersi all’interesse per l’abbigliamento o alle preferenze sessuali, ma le osservazioni proseguono.
Il soggetto in questione, mi duole ammetterlo, sono io stesso.